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==Manifesto (in fase di redazione)==
==Manifesto (in fase di redazione)==
Con la pandemia Covid-19 si è avviato un nuovo periodo della solidarietà, si riscontra una crisi delle sue forme tradizionali di Solidarietà.
Con la pandemia Covid-19 si è avviato un nuovo periodo della solidarietà.


Si può presumere che tutte le vie possibili per uscire da una crisi verranno percorse:  
Si può presumere che tutte le vie possibili per uscire dalla crisi dovuta al Coronavirus verranno percorse con i seguenti risultati:  


*una parte delle vecchie forme di solidarietà resterà in vita, mentre altre non saranno in futuro altrettanto diffuse quanto in passato;
*una parte delle vecchie forme di solidarietà resterà in vita, mentre altre non saranno in futuro altrettanto diffuse quanto in passato;
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Da un punto di vista storico la solidarietà trascende oggi in misura assai maggiore che in passato le differenze culturali, sociali, etniche, nazionali e di genere. Prima la solidarietà superava tutt'al più le barriere sociali, a volte le distinzioni legate alla nazionalità e al genere, il fondamento di legittimità era dato quasi sempre dall'eguaglianza.  
Da un punto di vista storico la solidarietà trascende oggi in misura assai maggiore che in passato le differenze culturali, sociali, etniche, nazionali e di genere. Prima la solidarietà superava tutt'al più le barriere sociali, a volte le distinzioni legate alla nazionalità e al genere, il fondamento di legittimità era dato quasi sempre dall'eguaglianza.  


Per citare le parole di Hondrich e Koch-Arzberger:<blockquote>"la solidarietà è unione nonostante la differenza, nonostante l'ineguaglianza (e presuppone dunque la differenziazione sociale)"<ref>(v. Hondrich e Koch-Arzberger, 1992, p. 13). </ref> </blockquote>Di fronte ai fenomeni di burocratizzazione nelle istituzioni della solidarietà sociale, così come negli apparati delle organizzazioni sindacali, non sorprende che i giovani spesso non possano iniziare con queste forme istituzionali, ma preferiscano vivere la solidarietà nella dimensione quotidiana.
Per citare le parole di Hondrich e Koch-Arzberger:<blockquote>"la solidarietà è unione nonostante la differenza, nonostante l'ineguaglianza (e presuppone dunque la differenziazione sociale)"<ref>(v. Hondrich e Koch-Arzberger, 1992, p. 13). </ref> </blockquote>Di fronte ai fenomeni di burocratizzazione nelle istituzioni della solidarietà sociale, così come negli apparati delle organizzazioni sindacali, non sorprende che i giovani spesso preferiscano vivere la solidarietà nella dimensione quotidiana.


I giovani sviluppano nuove forme di solidarietà quotidiana, che vanno dall'aiuto reciproco per il superamento dei problemi della vita di tutti i giorni - ad esempio la costituzione di comuni - ai gruppi d'asilo, ecc.  
I giovani sviluppano nuove forme di solidarietà quotidiana, che vanno dall'aiuto reciproco per il superamento dei problemi della vita di tutti i giorni.  


Quando al posto della solidarietà fondata sull'eguaglianza della condizione di salariati e degli interessi che ne derivano subentrano forme in parte nuove, e nello stesso tempo 'reinventate', di solidarietà quotidiana, questa verrà favorita in modo decisivo da quei processi comunicativi che costituiscono gli elementi della nuova cultura comunicativa dei giovani.  
'''Quando al posto della solidarietà fondata sull'eguaglianza della condizione di salariati e degli interessi che ne derivano subentrano forme in parte nuove, e nello stesso tempo 'reinventate', di solidarietà quotidiana, questa verrà favorita in modo decisivo da quei processi comunicativi che costituiscono gli elementi della nuova cultura comunicativa dei giovani.'''


In questa nuova cultura (v. Zoll, 1992) tutto viene discusso e analizzato - ogni affermazione, ogni decisione devono legittimarsi nel corso di un processo comunicativo. Possiamo così indicare altri due processi della trasformazione della solidarietà, la 'quotidianizzazione' e l'universalizzazione. L'agire comunicativo da un lato è ancorato alla quotidianità del mondo di vita (v. Habermas, 1981), dall'altro implica nei principî che lo guidano la possibilità di universalizzazione. Questa tendenza fa riscontro alla 'riduzione' dell'eguaglianza alla sua forma più astratta, all'eguaglianza come esseri umani, che implica nello stesso tempo una universalizzazione. La dinamica della solidarietà può dunque essere definita come un insieme di processi di differenziazione, individualizzazione e pluralizzazione, di quotidianizzazione e universalizzazione. Detto in altri termini, il mutamento socioculturale della solidarietà è un processo della modernizzazione.
In questa nuova cultura (v. Zoll, 1992) tutto viene discusso e analizzato - ogni affermazione, ogni decisione devono legittimarsi nel corso di un processo comunicativo.  
 
Possiamo così indicare altri due processi della trasformazione della solidarietà:
 
* la 'quotidianizzazione';
* l'universalizzazione.  
 
L'agire comunicativo da un lato è ancorato alla quotidianità del mondo di vita (v. Habermas, 1981), dall'altro implica nei principî che lo guidano la possibilità di universalizzazione. Questa tendenza fa riscontro alla 'riduzione' dell'eguaglianza alla sua forma più astratta, all'eguaglianza come esseri umani, che implica nello stesso tempo una universalizzazione. La dinamica della solidarietà può dunque essere definita come un insieme di processi di differenziazione, individualizzazione e pluralizzazione, di quotidianizzazione e universalizzazione. Detto in altri termini, '''il mutamento socioculturale della solidarietà è un processo della modernizzazione.'''


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