Arteprima
Nome dell'Associazione
Arteprima per il sociale
Indirizzo della sede
Lungotevere Portuense 158, Roma. Via Leopardi 2, Milano.
Anno di fondazione
2010
Legale rappresentante
Dr. Francesco Cascino
Nome del fondatore
Dr. Francesco Cascino
Attività di solidarietà svolte
Presidente Arteprima per il Sociale: Dr. Francesco Cascino
Scopo
Gli esclusi e i diseredati sono da sempre il nostro punto focale, la nostra preoccupazione principale, ma abbiamo anche organizzato un’asta di beneficenza per la raccolta di fondi a favore della ricerca sul Melanoma, con il Prof. Umberto Veronesi, l’IMI (Istituto Italiano Melanomi), la Fondazione per il Melanoma di Napoli del Prof. Nicola Mozzillo e Christie’s, la prima casa d’aste del mondo.
Nata nel 2010, ARTEPRIMA per il sociale , vuole indagare opportunità e provare a risolvere alcuni problemi delle periferie fisiche e di quelle mentali, culturali ed economiche; il percorso continua ancora oggi anche in ambito imprenditoriale, per contribuire, attraverso l’arte pubblica, la cultura in genere, la partecipazione e i dispositivi di Art Thinking, alla inclusione sociale, al sostegno agli homeless e ai poveri, alla lotta al degrado, allo sviluppo collettivo e alla responsabilità culturale delle imprese a favore di chi sta peggio. La vera inclusione per noi è reciproca; siamo nati anche per far comprendere al mondo che l’umanità, l’intelligenza e il senso di comunità delle “periferie” sono straordinari, che gli homeless sono dei problem solver formidabili e che l’intelligenza emotiva di chi vive ai margini è molto superiore a quello che si crede, quindi queste persone e questi luoghi hanno molto da insegnarci e da dare per la crescita del Paese, purché vengano compresi, in ogni senso.
Dove siamo
ARTEPRIMA per il Sociale ha sede nelle città di Roma, Milano, Matera, Siena, Vicenza e Cerignola ed è strutturata per garantire sostenibilità, efficienza ed efficacia ai progetti di inclusione che nascono sul territorio nazionale. Gli incontri e le attività associative sono spesso ospitate negli studi di alcuni degli artisti a noi vicini; luoghi caratterizzati da elementi singolari legati ai linguaggi espressivi che li contraddistinguono, situati in aree ad alta specificità identitaria.
Abbiamo partner in tutto il mondo con i quali progettiamo interventi di arte pubblica e rigenerazione urbana. I nostri partner di Artwo, che da anni fanno produrre oggetti funzionali di design ai reclusi del carcere di Rebibbia a Roma, ridando loro lavoro e futuro, hanno ideato un format inedito chiamato Vicoli & Vincoli in cui gli abitanti dei quartieri mettono in piazza il loro oggetto più sacro e intimo e gli artisti ne fanno delle opere di quartiere come fossero i panni stesi nei vicoli di Napoli, facendo emergere la metafora preziosa di comunità e famiglia unica come valore universale.
Che cosa facciamo
ARTEPRIMA per il Sociale supporta organizzazioni che si occupano di emancipazione e sviluppo dei meno fortunati, a cominciare dagli homeless di Binario95. Inoltre esplora complessità contemporanee, periferie fertili e diseredate, ignorate dal pensiero prevalente e isolate, nelle quali, invece, la creatività e la capacità inconsapevole di problem solving raggiungono livelli utili all’equilibrio e alla sopravvivenza. Capacità e attitudini che, attraverso l’approccio Art Thinking, sono intercettate dallo sguardo critico e dalle pratiche progettuali e in_formative di artisti, curatori, professionisti, filosofi, sociologi e architetti, con l’intento di valorizzarle e ridare ruolo sociale e dignità agli emarginati. Nel caso degli homeless, ARTEPRIMA non cerca l’integrazione come omologazione alla cultura prevalente; semmai persegue, supportando le organizzazioni che li aiutano con l’arte e la cultura, il riconoscimento specifico e differente del loro valore e delle loro scelte.
Dalle periferie ai luoghi geniali che lì insistono, ARTEPRIMA accompagna e guida i propri associati, gli amici, le imprese, la politica e i partner, in quei siti di più grande interesse antropologico, architettonico e culturale, dove sono nate identità profonde e immortali per mano di cosiddetti analfabeti colti e ingegnosi, oppure di artisti che hanno progettato contesti di vita dialogando col popolo, restituendo alla comunità città vivibili e meravigliose. Per esempio le periferie romane, alcune delle quali progettate sui bisogni dell’Uomo da grandi architetti negli anni ’50, hanno in breve il potere di favorire aggregazione, scambio, incontro di saperi, identità e know how, elementi che generano armonia, convivenza ed economie sane e in crescita ovunque questi modelli siano stati messi in atto.
I progetti
Realizziamo progetti di partecipazione pubblica dove persone meno fortunate vengono messe in condizione di incontrare la città attraverso lo stimolo immaginifico dell’arte, del disegno fatto in piazza insieme a migliaia di persone, della partecipazione alla creazione di opere collettive.
Per gli homeless di Binario95 abbiamo progettato, e proposto alla Sovrintendenza e al Comune di Roma, che queste persone possano diventare guide speciali ufficiali per i quartieri in cui vivono e dormono (per strada), perché conoscono meglio luoghi e persone, usi e tradizioni, peculiarità e valori. Questo produce lavoro per gli homeless e gli ridà dignità, ruolo sociale, remunerazioni legittime e riconoscimento politico e professionale. Così finalmente si capisce che non esiste una sola normalità.
I nostri artisti lavorano insegnando loro a fare oggetti artistici identitari che raccontino, alla maniera dell’arte, la loro storia personale. Gli homeless rivendono queste piccole opere come souvenir intelligenti, testimonianze della loro storia, gadget di senso che fanno da memoria e stimolo visivo, come per dire a chi li compra: portatevi a casa questo bell’oggetto così, avendolo in casa per sempre, imparate il valore della vita dalle nostre esperienze.