Differenze tra le versioni di "African Fashion Gate"

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'''African Fashion Gate''' (acronimo '''AFG''') è un laboratorio permanente di iniziative culturali e interventi concreti contro le superstiti forme ed episodi di razzismo, antisemitismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della Moda. È inquadrata come APS ETS.
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'''African Fashion Gate''' (acronimo '''AFG''') è un laboratorio permanente di iniziative culturali e interventi concreti contro le superstiti forme ed episodi di razzismo, antisemitismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della Moda. È inquadrata come APS ed è iscritta al RUNTS. Vanta un accreditamento presso l’Ufficio Nazionale Antirazzismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR). Ha rappresentanti in Europa, Africa e Nord America e Sud America.  
 
   
 
   
 
== Storia ==
 
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AFG fondata dall’attivista per i diritti umani Nicola Paparusso, è iscritta al RUNTS e all’Ufficio Nazionale Antirazzismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha rappresentanti in Europa, Africa e Nord America e Sud America.  
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AFG fondata dall’attivista per i diritti umani Nicola Paparusso.
 
Presidente di African Fashion Gate è Marietou Dione.
 
Presidente di African Fashion Gate è Marietou Dione.
  

Versione delle 09:10, 12 ott 2023

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African Fashion Gate (acronimo AFG) è un laboratorio permanente di iniziative culturali e interventi concreti contro le superstiti forme ed episodi di razzismo, antisemitismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della Moda. È inquadrata come APS ed è iscritta al RUNTS. Vanta un accreditamento presso l’Ufficio Nazionale Antirazzismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR). Ha rappresentanti in Europa, Africa e Nord America e Sud America.

Storia

AFG fondata dall’attivista per i diritti umani Nicola Paparusso. Presidente di African Fashion Gate è Marietou Dione.

Iniziative

Premio la Moda Veste la Pace

Da alcuni anni AFG organizza a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo e sotto il suo Alto Patronato e in Roma presso la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea il Premio la Moda Veste la Pace, un riconoscimento pubblico conferito a figure meritevoli dei suddetti settori che si sono distinte per l’impegno verso l’inclusione o contro la discriminazione e il razzismo. Ad oggi il Premio la Moda Veste la Pace è stato assegnato a icone del fashion system come Franca Sozzani compianta direttrice di Vogue Italia, agli stilisti Valentino Garavani, Giorgio Armani, Vivienne Westwood, Renzo Rosso, alla top model e attrice Naomi Campbell, al CEO del Gruppo Bulgari Jean Christophe Babin, al presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, a Santo Versace, alla vice presidente di OTB foundation Arianna Alessi, a Massimo Leonardelli e Piero Piazzi fondatori dell’associazione To Get There, ma anche a figure appartenenti ad altri settori, come Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Paolo Del Brocco amministratore delegato di Rai Cinema, al direttore del quotidiano La Stampa Massimo Giannini, al campione mondiale di motociclismo Franco Morbidelli, al calciatore dell’A.S. Roma Ebrima Darboe, al tiktoker Khaby Lame, al gruppo musicale Simple Minds ed a Makaziwe Mandela figlia del Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela che dal 18 luglio 2022 è Presidente Onorario di AFG. AFG organizza inoltre l’appuntamento annuale La Moda veste la Pace alle Arti Decorative del Louvre, in coincidenza con la settimana della moda parigina. Nel gennaio 2019 AFG ha inoltre realizzato La Moda Veste la Pace anche a Minsk, in Bielorussia con l’intento di lanciare un appello volto a chiedere alle autorità di stabilire una moratoria ufficiale sulle esecuzioni e di commutare le condanne a morte di tutti i prigionieri nel braccio della morte.

Collegamenti esterni